Telo tenda da trekking e campeggio: guida completa

Indipendentemente da quale vuoi acquistare, troverai tra le specifiche dell’impermeabilità delle caratteristiche espresse con delle sigle particolari. Oltre alle sigle che indicano consistenza e spessore, troverai una serie di caratteristica aggiuntive in quanto a materiali, impermeabilizzazione e rifinitura delle cuciture.

Prepariamo questo articolo con la speranza di creare una guida con la spiegazione più completa possibile a riguardo. Risponderemo a domande del tipo cosa vuole dire che una tenda ha una copertura esterna con un telo da 20d? Il pavimento della tenda è un 250T, cosa significa?

Per quali tipi di tenda vale quanto riportato in questo articolo?

Materiali dei teli delle tende

Sul mercato esistono una gran varietà di teli industriali che si possono utilizzare anche nell’ambito della teleria per tende sia da trekking che da campeggio. Qui di seguito cerchiamo di ridurre al minimo la spiegazione a quelle che sono le caratteristiche principali dei teli che più comunemente trovi in commercio. Se vuoi approfondire, a fine articolo trovi un link per leggere direttamente la fonte di questo articolo.

Poliestere

Viene normalmente dichiarato sulle schede prodotto di tutte le tende, ma se non dovessi reperirlo facilmente dovresti trovare da qualche parte la sigla PL oppure PEs.

Le fibre in poliestere sono normalmente prodotte con uno spessore tra i 30 e i 3000 denari (non ti preoccupare te lo spieghiamo più sotto). Le migliori tende da trekking hanno tra i 30 e gli 80 Denari sul telo esterno.

Presenta bassissima capacità di assorbimento dell’umidità e alta idrorepellenza. Per questo motivo la colonna d’acqua a cui resistono è maggiore (a parità di densità) rispetto al nylon, si asciuga molto rapidamente e tende a non macchiarsi.

Per queste sue caratteristiche tende a resistere di più a muffe, acidi e sole. Questo tipo di tele si utilizza anche per kite surf e barche a vela.

Per quanto riguarda invece gli svantaggi delle tende in poliestere abbiamo il fatto che tende a formare pilling (come quello dei maglioni che iniziano a fare le palline) e tende ad essere più polveroso perché genera elettricità statica.

Infine per quanto riguarda il fuoco, ha la stessa resistenza al calore del nylon ma brucia più rapidamente. Quindi si sciolgono in condizioni molto simili ma il poliestere si infiamma prima che il nylon.

teli usati per le tende da campeggio
Dettaglio di un telo in nylon con tessitura RIPSTOP. Ne parliamo più sotto.

Nylon o poliammide

In etichetta si indica con la sigla PA. Molto simile in tutto e per tutto al poliestere, con l’unica differenza che la sua produzione tende ad essere più inquinante.

E’ un tessuto sintetico molto valido ma, a differenza del precedente, ne esistono di differenti qualità. I due tipi in commercio più comuni sono il nylon 6 e il nylon 6.6.

Le tende più costose sono sempre fatte con il nylon 6.6 dal momento che ha qualità meccaniche piuttosto superiori che determinano una maggior longevità della tenda in generale.

Le tende in Nylon hanno la stessa resistenza meccanica in generale che quelle in poliestere. Tuttavia tendono ad essere meno performanti quando si bagnano (e si bagnano più del poliestere) e in quanto ai raggi UV. Si bagna più facilmente, si macchia e genera più facilmente muffe.

Ma allora perché si usa? Perché è più leggero. Proprio per questo motivo, i modelli di tenda che presentano due strati hanno il telo esterno in poliestere e quello interno in nylon.

Cotone

Sebbene possa sembrare una cosa molto anni ’70, il cotone si continua ad utilizzare nelle tende ed è ancora probabilmente il miglior materiale in assoluto in quanto a resistenza e durabilità.

A differenza della maggior parte dei materiali sintetici, i teli in cotone presentano un’impermeabilità naturale. Questi infatti tendono a repellere l’acqua anche senza nessun tipo di trattamento. Il cotone quando si inumidisce, prima di bagnarsi si gonfia. Un po’ quando si entra nel bagno ancora pieno di vapore con i capelli piastrati. Questo “rigonfiamento” della singola fibra, su tutta la superficie della tela, fa in mondo che gli spazi tra filo e filo si sigillino e quindi l’acqua inizia a scorrere via.

confronto materiali tende da trekking e da campeggio
Una tenda da glamping, rigorosamente in cotone.

Se il cotono è buono, non è neanche necessario sottoporre la tenda a trattamenti chimici se non nelle giunture e nei pressi delle cuciture. I puristi del camping trattano i teli delle tende da campeggio in cotone semplicemente bagnandole varie volte e lasciandole asciugare. In questo modo “si ricorda” al cotone quali sono le sue capacità di espansione.

Veniamo ora agli svantaggi delle tende in cotone. Ovviamente non è tutto oro quel che luccica. Le tende in cotone sono scomode da montare e la copertura esterna pesa molto. Inoltre il cotone è piuttosto caro, il che si ripercuote sul prezzo della tenda da camping. Quando dovresti acquistare una tenda in cotone? Si tratta di prodotti che dovrebbero prendere in considerazione solo chi accampa tutti gli anni per vari mesi all’anno.

Resistenza e qualità dei tessuti

Come avrai notato, pur trattandosi di plastica, parlo di tessuti. Questo perché chiaramente parliamo di tessuti sintetici e non di pellicole plastiche. Indipendentemente dall’uso finale che se ne fa, i tessuti industriali come quelli delle tende per dormire, si classificano secondo i parametri che seguono.

Denari “D”

Sicuramente avrai notato nelle varie schede di prodotto e nelle nostre recensioni delle sigle del tipo 20D, 30D, 50D, ecc.

Senza addentrarci troppo nell’argomento e sulla definizione di titolazione diretta ed indiretta, ti basta sapere che è misura dello spessore del filo impiegato per la realizzazione del telo. Il denaro è una misura standard che ritrovi anche in altri prodotti (tipo le calze da donna) e che indica il peso di un filo di seta lungo 9000 metri, vale a dire un grammo.

Cosa ci indica nelle tende da montagna o camping? La robustezza del filo impiegato che determinerà la resistenza della tenda. Ovviamente poi questo discorso va declinato anche al tipo di materiale (nylon o poliestere) ed ai relativi pro e contro. Ad esempio: un nylon 40D è meno resistenti di un poliestere 40D ma sicuramente più leggero.

Thread o “T”

Altra dicitura che trovi su tutte le tende è 210T, 200T, 250T. La T sta per “thread”, letterlamente “filo” ed indica la somma (densità) di fili che trovi in un pollice quadrato di quel tessuto. Lasciando invariati i denari, più alto è il numero dei threads, più resistente sarà la tela.

Nel caso delle tele bisognerà sempre valutare l’uso che se ne vuole fare a livello di condizioni climatiche.

Ripstop

Questa è una dicitura che si ritrova solo nei tessuti di alta qualità. Si tratta di una tecnica di tessitura che ingloba nella trama dei quadratini con un lato da 3 – 8mm, visibili anche ad occhio nudo, che serve da rinforzo al tessuto.

Oltre a migliorare le qualità meccanica e la resistenza a strappi e trazione, riesce anche a ridurre i danni causati dalle scuciture.

Qualità delle cuciture

Puoi acquistare una tenda con i migliori teli del mondo, ma se il modo in cui sono cuciti tra di loro lascia a desiderare, starai acquistando un prodotto mediocre.

Le cuciture devvono essere sigillate per evitare che l’acqua vada filtrando poco a poco all’interno del tuo rifugio. Le varie marche che producono teleria e, sopratutto i teli esterni, hanno sistemi propri che possono variare in base a vari fattori.

  • Primo di tutti lo spessore del filo con cui è fatto il telo. Quanto più grosso (e quindi resistente) più grande sarà il foro che si produrrà durante la cucitura.
  • Lo spessore del filo con cui si cuciono due lembi di tessuto. Parliamo quindi letteralmente del filo che si usa per tenere insieme i vari scampoli della tenda. Quanto più sottile, minore sarà la possibilità che faccia passare l’acqua, quanto più spesso maggiore sarà invece “l’effetto miccia” che aiuterà l’acqua a passare con più facilità.
  • Impermeabilizzazione della cucitura. Una volta effettuata la cucitura, è necessario “rimediare” al danno fatto mentre si perforava il telo per far passare i fili. Inoltre lungo la cucitura, dal momento che i due lembi non sono tessuti insieme, bisognerà fare in modo che non l’acqua non riesca a passare. Questa operazione si fa di base con impermeabilizzanti siliconici o in pvc in praticamente tutti i modelli di tenda di buona qualità (diciamo dagli 80-100 euro in poi) e poi, nel caso delle tende da alpinismo o di quelle da capeggio pensate per resistere tutto l’anno, su queste cuciture viene ripassato un altro lembo di tessuto per evitare che queste vengano esposte direttamente all’intemperie.

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